SILVIO BARBERO
Vice Presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

Vice Presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche
Silvio Barbero, nato a Bra (Cuneo) nel 1952, è stato con Carlo Petrini tra i fondatori di Arcigola nel 1986 e successivamente del movimento Slow Food nel 1990.
Dalla fondazione dell’associazione ha sempre avuto la responsabilità dell’organizzazione e dello sviluppo della presenza associativa in Italia con la carica di Segretario Nazionale che ha mantenuto sino al Congresso del maggio 2010. Nel 1990 è diventato Presidente della società Slow Food Promozione srl che, per conto di Slow Food, organizza le grandi manifestazioni tra cui il Salone del Gusto e Cheese. È anche membro permanente del Consiglio dei Governatori del movimento internazionale Slow Food.
È stato responsabile delle attività di educazione alimentare e del gusto nelle scuole e delle iniziative per la qualità alimentare nell’ambito delle strutture ospedaliere.
Nel 2009 è entrato a far parte del CdA e del comitato esecutivo dell’Università di Scienze Gastronomiche, nel 2011 ha assunto la carica di vice presidente dell’ateneo.
L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e il progetto Selvatici e Buoni
L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo collabora con Fondazione UNA Onlus (Uomo, Natura e Ambiente) al progetto Selvatici e Buoni che ha l’obiettivo di creare una filiera riconosciuta e sostenibile per gli animali selvatici.
Nato nel territorio di Bergamo, il primo intento di Selvatici e Buoni è quello di valorizzare la carne di selvaggina come scelta buona, sana e sostenibile.
Questo tipo di alimento, infatti, è caratterizzato da un contenuto di grassi inferiore rispetto ad altre carni, riporta un’alta presenza di acidi grassi Omega-3 e, soprattutto, può vantare un bassissimo impatto ambientale se comparato alle carni da allevamento intensivo. Inoltre, la carne di selvaggina proviene da animali che non subiscono alimentazioni forzate e trattamenti farmacologici, garantisce una riduzione della produzione di CO2 e del consumo di terreno e di acqua e limita l’impatto ambientale dovuto alle produzioni zootecniche.
Per questo UNISG ha deciso di supportare quest’iniziativa che sposa la mission dell’istituto: formare nuove figure professionali che hanno competenze interdisciplinari nell’ambito delle scienze, cultura, politica, economia ed ecologia del cibo e sono in grado di sviluppare valori come la sostenibilità e la sovranità dei sistemi alimentari globali, comprendendone tutte le fasi, dalla produzione al consumo.